Davvero una prima… mondiale. Il Papa chiede perdono per errori di valutazione.

papa

 

 

Per quanto mi riguarda, riconosco, e voglio che lo trasmettiate fedelmente, che sono in corso gravi errori di valutazione e percezione della situazione, in particolare per mancanza di informazioni veritiere ed equilibrate.

(Papa Francesco)

 

Non capita di frequente veder un Papa scrivere così.

I fatti: un vescovo – venuto a conoscenza di un prete pedofilo – non  avrebbe preso le decisioni previste ed è stato accusato da alcuni cristiani.

Da qui si mette in moto la procedura prevista. Facilissimo, quindi, incorrere in errori, specialmente quando chi deve informare non lo fa con la dovuta serietà.

Un “errore di valutazione” significa poi emettere un giudizio negativo (e in questo caso anche ufficiale) sull‘operato di una persona. E, come in questo caso, trattandosi di materia grave (fatti di pedofilia) la sanzione prevede la rimozione dall’incarico. Di conseguenza anche la reputazione dell’interessato è pubblicamente macchiata.

Ma poi la verità si fa strada. Il Papa fa riesaminare la questione (e si legge ben bene 2300 pagine di rapporto). Arriva quindi alla conclusione che il vescovo accusato è innocente.

Poiché il buon nome dell’interessato è infangato occorre fare ammenda.

E il Papa non si tira indietro. Chiede pubblicamente scusa.

 

Fin da ora chiedo scusa a tutti quelli che ho offeso e spero di

poterlo fare personalmente, nelle prossime settimane

 

Non capita spesso di esser testimoni di un gesto di profonda e vera umiltà.

Per secoli gli uomini di chiesa non hanno pensato a chiedere perdono alle persone accusate, condannate, a volte per la semplice colpa di “aver visto“ più lontano.

Grazie Papa Francesco di questa lezione!

 

Qui il testo integrale della lettera del Santo Padre ai Vescovi del Cile: Lettera vescovi Cile