Italia, terra di immigrati
La nave dolce, di Daniele Vicari – 2012
Il film racconta l’approdo della nave Vlora (‘dolce’ perché con a bordo un carico di zucchero ) nel porto di Bari, avvenuto il mattino del giorno 8 agosto 1991, con a bordo ventimila albanesi, saliti con la forza a bordo, nel porto di Durazzo. Con la speranza di sfuggire dalla miseria del proprio paese, attratti dal miraggio di una vita migliore in Italia. Segue lo sbarco a Bari, la cattura nel porto e nelle strade adiacenti e la prigionia nello Stadio, le rivolte; il rimpatrio (con l’inganno: i migranti salirono sugli aerei convinti di essere portati a Roma) di quasi tutti gli esuli, tranne circa duemila che riescono a fuggire. Il primo grande e “indimenticabile” sbarco di immigrati sulle nostre coste.
Terraferma, di Emanuele Crialese – 2011
In un’isola del Mare Nostrum, Filippo, un ventenne orfano di padre, vive con la madre Giulietta ed il nonno Ernesto, un vecchio e irriducibile pescatore che pratica la legge del mare. Durante una battuta di pesca, Filippo ed Ernesto salvano dall’annegamento una donna immigrata incinta in fuga dalla guerra col suo bambino. In barba alla burocrazia e alla finanza, decidono di prendersi cura di loro, almeno fino a quando non avranno la forza di provvedere da soli al loro destino.
Quando sei nato non puoi più nasconderti, di Marco Tullio Giordana – 2005
Sandro è il giovane figlio di un industriale bresciano. La sua esperienza quotidiana lo mette a contatto con persone provenienti da diversi paesi extracomunitari, ma la sorte che lo attende gliene farà sperimentare direttamente le profonde sofferenze. Infatti, nel corso di una vacanza in barca a vela verrà sbalzato fuoribordo, creduto morto dai genitori ma salvato e issato a bordo di una ‘carretta del mare’ che trasporta clandestini. Qui diventerà amico di due giovani romeni.