Le suore

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La presenza di una comunità religiosa in mezzo ai cristiani è certamente un gran dono del Signore ed una tappa importante di quel programma voluto da Paolo VI : “africani, siate adesso voi gli evangelizzatori dei vostri fratelli”.

Padre Riccardo dice di essersene accorto da come le cose sono andate.

C’era bisogno di trovare il terreno e, nonostante le trattative fossero penose con gli occupanti “abusivi “, si riuscì a superare ogni difficoltà in tempi relativamente brevi.

Si dovevano reperire i fondi per costruire la casa. L’impegno era grande e abitualmente è un’altra casadellesuoreprova che fa saltare i nervi: Padre Riccardo aveva contattato tre diverse organizzazioni ecclesiastiche e tutte, in sostanza, gli avevano detto no. ma ecco allora “spuntare” due benefattori italiani che si sono assunti l’onere totale!

Il vescovo intanto contattava diverse congregazioni femminili per una loro presenza a Mandabe. Diciamocelo fuori dei denti: ma chi poteva essere disponibile ad andare a Mandabe, posto notoriamente senza strada, luce, acqua, telefono, e risorse economiche per far vivere una comunità religiosa… Insomma nessuna Superiora avveduta avrebbe mai detto di sì!

mandabesuore09Il caso volle che tra le suore della S.te Famille ve ne furono quattro che espressero il desiderio di andare in brousse: il vescovo fece la domanda e il 19 settembre 2006 la gente di Mandabe (non solo i cattolici) accoglieva con una festa memorabile le “sue suore”.

Chiunque arriva a Mandabe ha bisogno di un congruo periodo di tempo per “impiantarsi”.

Prioritarie, per la vita religiosa sono la vita in comunità e la preghiera, ma anche il mettersi a disposizione del prossimo ed allora eccole impegnate:

  • nel sostenere l’evangelizzazione in tutte le sue forme;mandabesuore05
  • nella catechesi;
  • nell’accompagnamento delle associazioni;
  • nella gestione economica della scuola di Mandabe;
  • nell’insegnamento