MEDICINA TRADIZIONALE

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TSABO-GASY

Perché interessarsi della medicina tradizionale ?

Si sa che la cura della salute è sempre stata una della grandi preoccupazioni dell’uomo in qualunque parte del globo. E il Madagascar non sfugge a questa regola. Conoscere, quindi, anche se in maniera semplice, come la gente di qui si cura è un altro modo per conoscerli ed apprezzarne ancora una volta l’ingegnosità.

Qualche lettore del sito si chiederà come mai questo “interesse” per conoscere qualcosa della medicina tradizionale. E magari dirà che anche noi cediamo alla moda pur di… catturare qualche lettore!
Uno studio dell’organizzazione mondiale della sanità fatto qualche anno fa conferma che il 70-80 % dei malgasci si cura con la medicina tradizionale. Questo ovviamente soprattutto nelle campagne dove risiede appunto il 75% della popolazione malgascia.
Da dieci anni circa i 7000 “guaritori tradizionali” malgasci hanno costituito una loro associazione che il governo ha riconosciuto.
Scrocconi, imbroglioni, approfittatori, ecc. sono sempre esistiti e ci sono anche da queste parti, ma ci sono anche guaritori che meritano bene il nome che portano!
Sono note le “controindicazioni“ della medicina tradizionale: l’aura di “mistero” – che non si macina molto col sapere scientifico-; la difficoltà di indicare i dosaggi esatti dei prodotti medicinali usati; il “quasi-rifiuto” di diffondere le conoscenze raggiunte; la pratica di unire la pratiche di astrologia alla somministrazione dei prodotti medicinali, ecc. ecc.
I motivi del ricorso alla medicina tradizionale sono noti:

  • Da sempre la gente si cura con i prodotti delle piante locali.
  • I costi dei medicinali introdotti dall’occidente sono sempre troppo elevati, per le possibilità economiche della gente.
  • Il rapporto di fiducia che esiste nei confronti dei guaritori tradizionali. Alcuni di loro possiedono -grazie alle tradizioni di famiglia – “un vero sapere” nell’utilizzo della farmacopea tradizionale. Qualche amico missionario mi ha raccontato “guarigioni stupefacenti” di cui è stato testimone oculare.
  • Il Madagascar ha una quantità prodigiosa di “piante endemiche” utilizzate dalla farmacopea indigena

don Riccardo

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