Ti presento…
Uomini e donne coraggiosi o semplicemente persone “normali” che hanno vissuto il proprio quotidiano mantenendo fede alla loro vocazione e alla loro dignità di persone umane.
Proponiamo in questa sezione alcuni titoli di libri o di film che raccontano, direttamente o indirettamente, le loro storie perché possano servire a ridare fiato al nostro andare e spronarci nel nostro cammino.
“Ciò che inferno non è”, di Alessandro D’Avenia
Palermo, 1993. Federico, studente modello del liceo classico Vittorio Emanuele II, ha diciassette anni e un mare di domande. Ma ha anche un professore di religione speciale: padre Pino Puglisi. Con lui si troverà a scoprire un'”altra” Palermo, quella del quartiere Brancaccio, dei casermoni di cemento, di Cosa Nostra; ma anche la città del coraggio e della speranza.
In questo romanzo l’autore dà vita al “suo” don Pino, un uomo straordinario, capace di generare la sola epica oggi possibile, quella del quotidiano. E di riconoscere anche nell’abisso infernale “ciò che inferno non è”.
“Il giardiniere di Tibhirine”, di Jean-Marie Lassausse
Nel 1996, sette monaci trappisti vengono sequestrati nel monastero in cui vivono, lavorano, soccorrono i malati, anche quando si tratta di terroristi. Successivamente vengono barbaramente trucidati e decapitati. A Tibhirine, in Algeria, a distanza di quindici anni dalla consumazione del martirio, il monastero continua a vivere di una presenza diversa. “Le relazioni di buon vicinato, il lavoro agricolo in comune e l’accoglienza al monastero continuano a approfondire le radici di questa presenza e tengono viva la testimonianza dei monaci”. Così come il giardino, luogo di memoria, di pace, di incontro con la popolazione musulmana. Domanda aperta sul futuro dell’uomo. “Non è al cielo, non è altrove, che io sono chiamato a essere testimone del Vangelo e dell’amore di Dio. E’qui, oggi, sulla terra di Tibhirine” (cit. Jean-Marie Lassausse).