A proposito di Creato…

Papa

 

 

Prendersi cura dell’ambiente significa avere un atteggiamento di ecologia umana. Non possiamo dire, cioè, la persona sta qui e il creato, l’ambiente stanno lì. L’ecologia è totale, è umana.

 

(…mi  piace che in italiano,per indicare l’ambiente, si usi la parola Creato, cioè qualcosa che ci è stato dato come dono…)

 

Si sta arrivando all’idolatria della tecnocrazia. E la tecnocrazia porta a distruggere il lavoro, crea disoccupazione.

 

Tutto rimbalza, tutto torna indietro, tutto..E’ l’effetto rimbalzo contro la stessa persona. L’eccesso di tecnicizzazione porta sia danni alla salute del corpo (aumento delle malattie rare) che dell’anima ( tratta di esseri umani per il lavoro schiavista, la prostituzione, che sono fonti di lavoro, per poter sopravvivere oggi).

 

Esistono due forme di “incultura”. L’incultura che Dio ci ha lasciato perché la trasformassimo in cultura e per questo dobbiamo curare, far crescere e dominare la terra. La seconda incultura si ha quando l’uomo non rispetta più questa relazione con la terra, non la cura, così l’uomo si impadronisce di quella cultura e comincia a deviarla. Ne perde il controllo e si crea disastro e distruzione ( per esempio da energia atomica a Hiroshima!). Questo è il dramma della seconda forma di incultura: l’uomo come creatore di incultura e non di cultura; l’uomo creatore di incultura perché non ha cura dell’ambiente.

(dall’intervento di Papa Francesco al workshop sui cambiamenti climatici, 21/07/2015)