Lo zenzero: un toccasana

Zenzero2“L’étranger voit beaucoup de choses, mail il ne comprend pas!”: lo straniero vede tante cose, ma non le capisce! Questa frase ironica, in bocca ai miei amici africani, le prime volte mi seccava parecchio, ma poi ho constatato per esperienza quanto fosse vera. Quanti mercati ho girato qui in Madagascar, ma mai mi sono interessato a questa radice (si dice, però, rizoma) che si può trovare anche nel più sperduto mercatino delle brousses di questo paese.

Il centro più importante per la produzione dello zenzero in Madagascar è la zona di Beforona (una zona costiera del centro est del Madagascar) che presenta un mix di umidità, piogge e caldo, ideale per la produzione di questa pianta. …ma solo la radice è utilizzata!

La mia scoperta dello zenzero è legata ad una circostanza precisa: a Mandabe avevo camminato una giornata sotto l’acqua e nel fango. Mi sono ritrovato nella notte con un’infiammazione alla gola che non mi lasciava deglutire niente e continuavo a tossire senza posa. Ovviamente ho cercato i nostri medicinali: paracetamolo, antibiotici ecc… ma non voleva diminuire. Albertine  comparve dopo un po’ con una tazza di bevanda fumante. Ne assaggiai un sorso e poi un altro e poi… ne richiesi un’altra tazza! “Cosa c’è qui dentro?” le chiesi. “Acqua, miele, limone e  sakamalào!” mi rispose. E cosi imparai che il loro “sakamalào” è il nostro zenzero. In pochissimo tempo quella “pozione” mi liberò di tutto. Incuriosito le continuai a chiedere altre informazioni su questa radice e da allora lo zenzero è quasi sempre sulla nostra tavola.

Zenzero1Qui a Maintirano i camion da Tananarive ne portano almeno 150kg la settimana per il mercato locale. Un segno che la gente lo associa quasi sempre ai loro cibi. Quando chiedo alla gente perché lo prendono, mi dicono con sorpresa: “ma serve per moltissime cose: per combattere la tosse, la difficoltà di digestione, bruciori allo stomaco, per ripulire gli occhi, contro il vomito, la tosse purulenta, le astenie, il mal di testa e il mal di gola, la polmonite, le piaghe della bocca, la carie, le infezioni alle gengive, ecc.” ovviamente i termini tecnici li metto io perché quelli della diagnostica popolare sono sempre molto vaghi e coloriti, descritti come: ”mal di…”, “gonfiore di…” etc .

Se i termini sono vaghi le cure, invece, frutto di decenni di esperienze, sono molto più precise.

Di solito lo tagliano a fette e lo mescolano con i cibi. Un altro modo consiste nel pestarlo fresco nel mortaio, associarlo ad altre piante (foglie o radici che siano) e farlo bere con acqua bollita. Spicchi di zenzero vengono anche cotti con le salse oppure utilizzati per farne degli impasti che vengono applicate sulle parti del corpo doloranti. Altri lo fanno essiccare e poi lo mescolano con altre piante medicinali.

Zenzero3Inoltre, la foto di questo bambino ci dice un altro uso dei questa pianta: i malgasci sono convinti che, fra le altre malattie, una in particolare minaccia la salute del bambino, ovvero l’àlo-jàza (in realtà sono tre malattie causate da denutrizione, avitaminosi grave e difficoltà respiratorie). In questo caso lo zenzero, grattato e associato ad altre due piante, viene ridotto in poltiglia che viene spalmata sulla testa del bambino in questo modo preciso: sul centro della testa per rafforzare la saldatura della fossetta bregmatica, attorno agli orecchi, sul naso, attorno alla bocca e sulla schiena. Un po’ lo si mette nella cavità del palato in modo che, se il bambino tossisce senza riuscire a espellere il catarro, possa liberarsene.

Insomma  anche lo zenzero, partito dall’Asia non si sa quante centinaia di anni fa e approdato qui, non ha aspettato la globalizzazione per guadagnarsi la stima dei nostri amici malgasci e assicurare la sua benefica compagnia.

 

Qualche notizia in più

Lo zenzero, conosciuto anche con il nome inglese di Ginger, è una pianta erbacea perenne, alta circa 90 cm che presenta un fusto sotterraneo, formato da un rizoma ramificato da cui nascono i fusti vegetativi. Originario dell’ India e della Malesia, si sviluppa meglio nelle zone tropicali, quindi con alte temperature ed umidità elevata, ma si può coltivare anche da noi.

Proprio il rizoma è la parte medicinale della pianta, essendo ricco di olio essenziale, gingerina, zingerone, resine e mucillagini. Lo zenzero contiene acqua, carboidrati, proteine, aminoacidi, sali minerali (tra cui manganese, calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, ferro e zinco), vitamine del gruppo B e vitamina E.

Oltre alle proprietà curative già menzionate, sono state evidenziate proprietà antitumorali (contro i carcinomi del colon – retto), anticoagulanti, antiipertensive e la capacità  di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Nonostante sia un antinausea è controindicato, però, in gravidanza ed è bene non associarlo ai farmaci antinfiammatori, pur essendo utile contro dolori articolari e muscolari, e agli anticoagulanti per non potenziarne l’effetto.

Infine una curiosità: nell’antichità gli indiani usavano masticare zenzero quale purificatore dell’alito prima delle cerimonie religiose: con la bocca così “purificata”, avrebbero potuto cantare e parlare agli dei.


 

ZINGIBERENE

ZINGIBERENE

 

Il rizoma dello zenzero, o ginger, è particolarmente ricco di  Zingiberene (2-Methyl-5-(6-methylhept-5-en-2-yl)cyclohexa-1,3-diene, 30% dell’olio essenziale ottenuto dal rizoma). Si tratta di un sesquiterpene monociclico che conferisce allo zenzero il suo aroma caratteristico.

GINGEROLO

GINGEROLO

Lo zenzero è anche ricco di (S)-5-hydroxy-1-(4-hydroxy-3-methoxyphenyl)-3-decanone o gingerolo.

È una molecola strutturalmente simile a (E)-N-(4-idrossi-3-metossibenzil)-8-metil-6-nonenamide capsaicina, il composto che dà al peperoncino la caratteristica piccantezza.

CAPSAICINA

CAPSAICINA

 

In effetti lo zenzero è anch’esso un po’ piccante e d’altra parte, in alcune regioni del sud Italia il peperoncino è chiamato zenzero: zenzero e peperoncino sono quindi un po’ parenti!

Al gingerolo è stata riconosciuta attività cardiotonica, protettiva per il fegato [1] e termogenica [2].

 

EUCALIPTOLO

EUCALIPTOLO

Ma un composto particolarmente abbondante nel ginger è anche il 1,3,3-Trimethyl-2-oxabicyclo[2,2,2]octane o eucaliptolo.

Sedativo per la tosse ed usato per aromatizzare bevande, caramelle e dentifrici è anche insetticida ed insetto-repellente. Uno studio abbastanza recente ha mostrato che l’eucaliptolo è in grado di placare il dolore e l’infiammazione se applicato localmente.[3]

Lo zenzero contiene anche zingipaina: una proteina, un enzima proteolitico, in grado di degradare le altre proteine, proprio come fa la papaina della papaya.

ZINGIPAINA

ZINGIPAINA

[1] J. Drug. Dev. (Vol. 6=1993) e.g. Mustafa, T., Srivastava, K.C., and Jensen, K.B. 1993. Drug Development Report (9): Pharmacology of Ginger, Zingiber officinale. J. Drug. Dev. 6(1): 25-39

[2] Eldershaw, T. P. D., Colquhoun, E. Q., Dora, K. A., Peng, Z. C., Clark, M. G. 1992. Pungent Principles of Ginger (Zingiber officinale) are Thermogenic in the Perfused Rat Hindlimb. Int J. Obesity, 16: 755-763

[3] Santos, F. A.; Rao, V. S. (2000). “Antiinflammatory and Antinociceptive Effects of 1,8-Cineole, a Terpenoid Oxide Present in many Plant Essential Oils”. Phytotherapy Research 14 (4): 240–244.