Don Riccardo – 17/03/2015

Milano, marzo 2015

Carissimi amici,

vedo che il tempo corre e come sapete debbo prolungare un po’ il mio soggiorno italiano, perché “mi hanno mandato ai tempi supplementari”.

Volevo quindi approfittarne e mandarvi alcune notizie.

Prima di tutto voglio dire un GRANDE GRAZIE a tutti voi che destinate alla missione il vostro cinque per mille. Non ve ne ho mai parlato in passato e me ne scuso. Ogni anno la vostra generosità ci permette di ricevere importi di 22-25 mila euro. Grazie alla vostra generosità possiamo quindi quasi realizzare l’equivalente di due classi. L’importo viene poi completato dall’Associazione Progetti Ecar Mandabe Onlus. A tutti voi quindi il mio – anzi nostro – grazie più sincero. Sono in grado di confermarvi che neppure un euro viene “sviato” dalla sua destinazione.

Tornando in Italia, ho potuto focalizzare meglio i progetti che abbiamo in corso e che di seguito vi espongo: 

  • La costruzione e le attrezzature della SCUOLA MEDIA di Betanatanana. Come sapete i ragazzi ci sono già, ma si tratta di mettere a loro completa disposizione le classi adatte. Si dovrà provvedere anche al materiale pedagogico (materiale scolastico, libri, ecc.), affinché possano far fronte con successo agli studi. Forse non tutti potranno continuare, ma siamo certi che ci possa essere una ricaduta positiva nella regione se tanti ragazzi avessero la possibilità di completare questi studi.  Scuola media1
  • Altro grande impegno sarà la costruzione della NUOVA CHIESA. Si rende infatti improrogabile la realizzazione di una chiesa più capiente e ospitale, che possa accogliere i ragazzi della scuola, i cristiani di Betanatanana e quelli delle comunità sparse nelle campagne, specialmente in presenza di eventi importanti. Bisognerà fare i conti con lo spazio davvero esiguo, per cui in un primo tempo, lungo il muro a nord, tra il pozzo e la scuola elementare, costruiremo una tettoia che useremo come luogo temporaneo per la preghiera e anche come riparo da sole e pioggia per i bambini della scuola. La cappella attuale sarà smontata e tutto il materiale sarà recuperato. Si comincerà quindi con la costruzione della nuova chiesa. La vorremmo ampia, aerata e abbellita con elementi iconografici (statue e pitture) tratti dalla cultura di qui. Si tratta quindi di impegno prolungato e che richiede riflessione sia per la scelta della struttura e conseguente impegno economico, sia per la scelta degli artisti malgasci. Ovviamente vi terrò informati sull’evoluzione delle cose.
  • Accanto alla chiesa ci sarà un campanile, che costruiremo in modo semplice e funzionale. Stiamo valutando l’acquisto di due campane e stiamo studiando gli elementi tecnici dell’esecuzione. Ritengo che il suono della campana sia molto importante nel villaggio e, nonostante il costo non irrisorio, penso che ne valga proprio la pena. Qualche amico si è già fatto avanti per assicurare la disponibilità economica per contribuire a questo progetto. Campane
  • Finora la domanda fatta al vescovo per avere a Betanatanana una comunità di suore non ha avuto esito. Ma noi continuiamo a pregare, a sperare e a sollecitare. Questo per dirvi che anche la creazione di un ambulatorio medico entra nei nostri progetti, non appena le condizioni del suo funzionamento saranno assicurate. 
  • Come sapete, ci sono tre scuole di campagna che funzionano con qualche difficoltà. Abitualmente nei villaggi prevediamo di fare un pozzo, due classi, due alloggi ed una chiesetta per ogni villaggio. Evidentemente si tratta di “realizzazioni progressive”. Quest’anno inizieremo qualche attività, in particolare a Ankisatra e a Mandrosoa. 
  • Penso che sia condiviso da tutti voi che la nostra presenza a Betanatanana non debba essere circoscritta ai villaggi che ci sono stati affidati. Vorremmo lasciare qualcosa in dotazione alla futura diocesi di Maintirano. Scrivendone al vescovo, accennavo alla necessità urgente della formazione dei catechisti del Melaky e di un piccolo seminario. Siamo ben consci che ci vogliano disponibilità economiche molto consistenti che noi non abbiamo. Ma già fin d’ora vorremmo assicurare la nostra partecipazione: senza catechisti e senza seminaristi l’evangelizzazione di questi posti rimane un pio desiderio. Ecco perché mettiamo anche queste due importanti iniziative nella nostra agenda. Siamo certi che questi sogni si realizzeranno, anche se ora non sappiamo come. Li metto comunque fin d’ora dentro la vostra preghiera e dentro la vostra generosità.

Ci siamo incamminati verso la Pasqua. Siete tutti nelle mie preghiere da sempre, ma soprattutto in questo tempo. Vi chiedo un piccolo impegno che deporremo il venerdì santo nelle mani del Crocifisso: portare qualcuno, che si era allontanato, a ri-fare Pasqua con noi.

Permettetemi di ricordarvi che dal Venerdì Santo alla prima Domenica dopo Pasqua siamo invitati a compiere la Novena della Divina Misericordia. Non dimentichiamoci in quei giorni qualche gesto impegnativo di compassione.

A tutti un grande grazie e Buona Pasqua.

Vi abbraccio,

          don Riccardo