S.Messa in suffragio degli Amici della Missione defunti (24/01/2016)

IMG_2419Domenica 24 gennaio don Riccardo ci ha riuniti nella bella cappella dedicata a Santa Gianna Beretta Molla (Via Gonin, Milano) per una Messa in suffragio degli amici e benefattori della missione recentemente scomparsi. Una preghiera comunitaria per ricordare i nostri cari ma soprattutto per ancorarci sempre più in Gesù Risorto.

IMG_2471Tutto è stato ben preparato e curato nei dettagli: a partire dalla sala che ci vedeva ospiti, allestita in maniera semplice ma attenta, in modo da favorire il raccoglimento (don Riccardo ha citato una frase di Sant’Agostino a lui cara che dice “I morti non sono degli assenti, sono degli invisibili che con i loro occhi di gloria guardano i nostri volti pieni di lacrime” e si è detto certo che in quella stessa sala insieme a noi c’erano anche tutti i nostri cari), alla liturgia che è stata toccante, a partire dal momento in cui sono stati letti, lentamente e a voci alterne, i nomi di tutti gli amici che stavamo ricordando in questa messa.

IMG_2448La celebrazione è stata scandita da tre momenti precisi: il momento del perdono, a Dio e ai nostri defunti per tutti le nostre reciproche fragilità (perdono quindi dato e ricevuto): siamo stati invitati ad avvicinarci in processione al crocifisso e a sostare per un attimo davanti a Gesù, mettendo la nostra mano sul suo corpo in croce. A seguire il momento della memoria, durante il quale diverse persone si sono avvicinate all’altare deponendo un oggetto particolarmente caro e significativo per il loro defunto e spiegando il motivo della loro scelta (c’è stato chi ha portato una statuetta di un Buddha per spiegare la spiritualità che aveva la sua mamma, chi ha deposto le fedi nuziali per dire la fedeltà che lo ha legato al suo sposo per la vita, chi una chitarra, chi le foto della persona amata e chi non avendo nulla da portare ha desiderato comunque ricordare davanti a tutti il bene e l’amore che il loro caro ha avuto per loro); il terzo e ultimo momento è stato quello del ringraziamento per il dono che i nostri cari ci hanno fatto con la loro presenza.

In conclusione, don Riccardo ha letto una poesia di un autore polacco, Jan Twardowski, dal titolo eloquente, “Affrettiamoci ad amare” (potete trovare il testo su questo sito alla sezione “Baobab”), sia come invito a non “sprecare” il nostro tempo sia per pensare ai nostri cari come a santi, già vicini a Gesù e che non ci abbandonano ma che, anzi, sono I PRESENTI.

Infine don Riccardo ha spezzato il pane benedetto presente sull’altare e ha poi invitato tutti a prenderne un pezzetto da portare a casa, insieme ad un acino d’uva, simboli dell’Eucaristia appena celebrata.