La Provvidenza sbircia: già tanti i frutti. (Don Riccardo – 10/02/2002)
Milano, 26 marzo 2002
Carissimi,
mentre stavamo imbustando i nostri auguri pasquali, è arrivata la tanto attesa lettera di don Riccardo (datata 10 febbraio!) che qui trascriviamo e uniamo.
Mandabe 10.2.02
Cari amici,
è domenica, fuori è ancora molto buio e tutto tace, come nelle nostre campagne. Stamattina parte il trattore e affido all’autista queste righe senza sapere peraltro se e quando vi arriveranno.
Vi spero tutti bene. Non avendo più nessuna notizia dall’Italia dai primi di gennaio, suppongo che stiate tutti bene. Come sapete la situazione politica qui non evolve: da una parte il presidente ormai scaduto e con lui l’amministrazione e (apparentemente) l’esercito(!), dall’altra il candidato dell’opposizione che ha vinto le elezioni (ma i cui risultati sono stati rifiutati dalla Corte Costituzionale) e con lui la gente e la Chiesa che ha fatto una scelta di campo chiara e decisa. La Chiesa malgascia (sarebbe meglio dire le 4 Chiese: cattolici, anglicani, luterani e riformisti) ha mandato i propri osservatori a controllare le elezioni e poi ne ha dichiarato autonomamente i risultati che assegnano la vittoria dell’opposizione. Intanto a Tananarive procedono scioperi e manifestazioni. Tutto è bloccato. Da qui noi preghiamo il Signore di mettere finalmente alla guida di questo paese – uno dei più poveri del mondo – delle guide politiche sagge e oneste.
Qui alla missione la vita procede normalmente e posso dirvi che ogni volta che mi capita di fermarmi a guardare i bambini che giocano sul cortile della scuola, o le lunghe file di secchi davanti al pozzo della missione non posso che ripetere il mio grazie al Signore e a voi per tanta generosità.
Mentre svolgo le normali attività, fra l’altro zappando l’ettaro di arachidi vicino alla missione – questo per non perdere le tradizioni contadine! – cerchiamo di organizzare la costruzione (in muratura) di 5 scuole nella brousse della missione. Per fare le cose in regola e soprattutto perché ciò che si fa, resti, cerco di seguire anche le carte amministrative. Vorremmo, vicino ad ogni scuola, fare anche un bel pozzo, che servirà sia la gente dei villaggi, sia i ragazzi della scuola.
Saranno spese importanti (il costo di ogni pozzo si aggira sui 1100 Euro), ma la Provvidenza non dimentica di “sbirciare” anche in quest’angolo della Terra…
Ho molto gioito nel sapere del vostro ultimo incontro tenutosi alla fine di novembre, perché immagino che sia stato una grande gioia per tutti. Il vostro ricordo, la vostra preghiera, la vostra generosità sono sempre di grande incoraggiamento. Sarà il Signore – Buon Pastore – che ci farà capire di volta in volta cosa è bene fare per questa gente. Intanto qualche comunità cristiana comincia a schiudersi, a prendere vita. Finora sono due e qualcun’altra si preannuncia. E qui si sa: che fa tutto è la preghiera ed il sacrificio di voi malati e anziani “che compite in voi ciò che manca alle sofferenze di Cristo” – secondo quanto dice S. Paolo – e di noi tutti che iniziamo il nostro itinerario spirituale, che lungo la quaresima ci prepara alla Pasqua. Penso anche a voi, cari amici che dite di non pregare, di non credere, di non “fidarvi più della Chiesa”, e con l’amicizia di sempre c’è la preghiera quotidiana, affinché il Signore vi ridia la gioia della fede.
BUONA PASQUA A TUTTI,
fraternamente
don Riccardo