“Verso di Te, mio Dio”. (Don Riccardo – 14/12/2007)

Mandabe, 14 dicembre 2007

 

Il Natale è alle porte: “Ecco Io vengo”, dice il Signore

 

Carissimi amici,
                 sono i giorni in cui si respira il profumo della famiglia ed anche, per alcuni di noi, i giorni in cui si sentono più pungenti i morsi della solitudine e di tante sofferenze… che vi invito ad offrire al Signore.

So che diverse famiglie tengono una “sedia ed un coperto pronti a Natale”. Spalancare il cuore: condividere la gioia del Natale è il modo più bello per far festa.
Se fosse possibile però, vorrei chiedervi che il posto ci sia sempre, ogni giorno, per qualcuno dei tanti stranieri…
ero straniero”… Ci ricorderà Gesù, all’esame finale!

Altre notizie di qui sono scritte sul calendario, qualcun’altra ve la racconterà chi è stato qui nei mesi scorsi…

 

Andando verso il 2008

 

Sarà l’anno del ricordo di san Paolo e dell’annuncio della Parola, e saranno oramai 8 anni che abbiamo cominciato questa missione a Mandabe. Mentre ringraziamo il Signore di questo dono per noi tutti, vorrei che fosse anche l’occasione di chiederci se magari la Chiesa abbia qualche buon consiglio da darci su come condurre meglio la missione oggi!!!
Il prossimo anno sarà anche il 150° delle apparizioni di Lourdes: e Mandabe è stata affidata alla Madonna di Lourdes fin dall’inizio.
A voi che ci andrete affido un pensiero: ricordatevi di noidavanti a quella grotta!






Qualcuno mi ripete di metter per scritto la mia storia… per ora vi affido questa preghiera–poesia (che non è mia):

Credo, sì io credo che un giorno,
il tuo giorno, mio Dio
avanzerò verso di te coi miei passi esitanti, 
con tutte le mie lacrime nel palmo delle mani, 
con questo cuore meraviglioso che tu ci hai donato, 
questo cuore troppo grande per noi
perché è fatto per te… 

un giorno io verrò, e tu leggerai sul mio viso
tutto lo sconforto, tutte le lotte, 
tutti i fallimenti sul cammino delle libertà. 
E vedrai tutto il mio peccato… 

Ma io so, mio Dio, 
che non è grave il peccato
quando si è alla tua presenza. 
Poiché è davanti agli uomini che si è umiliati. 

Ma davanti a te, è meraviglioso esser cosi poveri, 
perché si è tanto amati! 

Verrò verso di te, mio Dio
e tu mi donerai il tuo volto.
Verrò verso di te con il mio sogno più folle:
portarti il mondo fra le braccia.
Verrò verso di te, e griderò a piena voce tutta la verità della vita sulla terra. 
Ti griderò il mio grido che viene dal fondo dei secoli: 
“Padre ho tentato di esser un uomo
e sono tuo figlio.”






A tutti il mio grazie più sincero e i saluti più affettuosi

BUON NATALE e BUON 2008

 

Don Riccardo