L’uccisione di Andry e Serge (e…). (Don Riccardo – 01/07/2008)

Mandabe, Luglio 2008

Carissimi amici,
                 penso che molti di voi siano già con i bagagli in mano e pronti a partire: tempo di vacanze, tempo di riposo. Tempo di tornare anche alle cose più profonde della vita e, magari, anche tempo di ascolto, di silenzio, di preghiera, di riflessione. Potrebbe essere anche l’occasione per parlarsi di più in famiglia; l’occasione di guardare e gustare la natura, l’occasione di leggere. E, perché no, l’occasione di mandare due righe agli amici che aspettano notizie da tanto tempo. Magari l’occasione di vedere qualche ammalato o qualche anziano (che . . . non osano chiedere) ma a cui la nostra visita farebbe un piacere immenso . . . 

Tempo di vacanze cioè tempo di un’attività diversa.

Ogni volta che vi scrivo, vi dico che preghiamo per voi.

Lo facciamo soprattutto in due momenti: al mattino quando diciamo il rosario prima della messa. E poi ogni giovedì nell’ora di adorazione eucaristica. Ma al momento della messa, mi siete tutti presenti. Evidentemente un ricordo particolare va a chi è nel lutto per la morte di qualche persona cara; i malati; voi amici anziani; le famiglie divise; gli amici che hanno perduto la fede !!! 


 

Notizie di qui . . . 

A PROPROSITO DI CANALE

Col canale porteremo l’acqua, ma quest’acqua è costata anche sangue.
Due chiazze di sangue . . . . il posto dove sono stati uccisi due giovani: Andry e Serge.
Lungo la pista per Mandabe. Lavoravano a Mandabe da alcuni mesi. Una comunicazione via ponte-radio avrebbe fatto credere che qualcuno sarebbe tornato a Mandabe con una borsa contenente svariati milioni. Un agguato teso da tre persone nel pomeriggio del 4 febbraio verso le tre. Il rumore delle moto. Uno sparo: Andry ferito cerca di fuggire , ma cade dopo pochi metri. Anche Serge, ferito, cerca di scappare, ma una seconda fucilata lo raggiunge. Il padrone della ditta che seguiva su una moto a circa 200 metri, ha avuto la prontezza di accorgersi della trappola mortale, di spegnere la moto e gettarsi fra le erbe e aspettare ore e ore. Me lo sono visto arrivare alla missione alle 2 di notte completamente stravolto. 

E’ partita l’inchiesta che dura ancora adesso, senza che nessun nome sia stato fatto. Le mamme di questi ragazzi sono in attesa e noi con loro. 
Non vi nascondo che ho passato giorni VERAMENTE difficili.
Alcuni giorni dopo l’assassinio dei giovani abbiamo deciso che in loro ricordo faremo un piccolo pozzo che servirà la maternità e il dispensario di Mandabe. Il ricordo di questi giovani, sarà per la gente un segno di pace e di vita.
Alcuni giorni dopo, un violento ciclone, ha provocato inondazioni e straripamenti; e così i diversi punti del canale appena scavato, sono stati portati via dall’acqua. 
Speravamo di avere un po’ più d’appoggio da parte della neo-eletta giunta comunale, che si è davvero decisa a collaborare, solo dopo una strigliata da parte del prefetto: le case fatte abusivamente sono state tolte dopo trattative interminabili. Questi e altri problemi hanno costellato l’avanzare a rilento dei lavori del canale. Pensavamo di potercela fare per la fine di giugno. Adesso saremo ben felici di concludere i lavori per la fine di agosto.
Mi premeva comunque aggiornarvi di tutto questo perché – e ne sono commosso ancora oggi al ricordo – c’è stata una “grande gara di solidarietà” che ha spinto moltissimi di voi (famiglie e anche bambini) ad “acquistare” simbolicamente qualche metro di canale per poterlo rivedere pulito e funzionante. Tenete presente che tutto è fatto a mano e con i poverissimi mezzi di qui. Speriamo di potervi documentare tutto questo con immagini che sto raccogliendo pian piano.

IL DISPENSARIO
Al dispensario c’è da rimettere in funzione la pompa per l’acqua, da acquistare ancora un po’ di materiale e strumentazione di prima necessità e da installare l’impianto della luce.

 

A BERENTY
La costruzione del dispensario ha ritardato i lavori per la scuola di Berenty (con due alloggi per gli insegnanti). Stiamo facendo il pozzo cui seguirà la costruzione delle classi e il resto. Tutto dovrebbe essere funzionante per i primi di ottobre.

LA PASTORALE
L’anno catechistico e scolastico è finito con esami per tutti. A ottobre in occasione della visita pastorale del vescovo, diversi ragazzi e qualche adulto riceveranno i sacramenti.
Per l’occasione il vescovo benedirà anche i capitelli, costruiti in onore della Madonna (per il 150° anniversario delle apparizioni di Lourdes). Ogni quartiere costruirà il proprio.

LE SCUOLE
I risultati delle scuole quest’anno sono stati particolarmente buoni. Ne gioisco con voi che ci aiutate con le adozioni a distanza. Ma sappiamo bene che in questo campo i “risultati definitivi” non esistono e che bisogna continuare a investire nelle scuole: cercare e qualificare gli insegnanti (dando loro formazione continua). Continuare ad impegnare i genitori a sostenere le scuole e a “spendere un po’ di più”, convinti che un figlio ben formato e istruito . . . vale più di uno zebù !!

Qualcuno, maliziosamente, mi ha chiesto se, mentre stiamo facendo queste cose, stessi pensando ad altro . . . . beh, sì certo! Ormai mi conoscete.
Sto pensando che la stragrande maggioranza della nostra gente non può ancora bere acqua potabile; e che, specialmente durante la stagione delle piogge è costretta a bere acqua fangosa che procura diarree mortali per i bambini. Sto raccogliendo idee sul da farsi.

Prima di terminare, insieme con voi, vorrei dire un grazie speciale ad Angiola, che compierà fra poco gli ottant’anni di cui molti al servizio della Chiesa ed oltre trenta per noi qui in Madagascar . . .
Grazie Angiola . . . siamo stati fortunati ad averti conosciuto.

Riccardo