Pur nella crisi politica, si procede. (Don Riccardo – 03/03/2009)
Morondava, 3 marzo 2009
Carissimi Amici,
Sono ritornato ieri a Morondava che avevo lasciato ai primi di gennaio sotto l’acqua a causa di un violento ciclone.
Non vi ho scritto perché non c’era più luce, acqua, comunicazioni ecc. Era la prima volta che vedevo con i miei occhi la cittadina sotto 80 cm d’acqua e le lamiere volar via come fazzoletti… Poi in trattore, lungo la via del ritorno: gli alberi sradicati, e i corsi d’acqua che portavano le tracce delle piogge violente e torrenziali. Arrivati a metà strada (tra la diga di Dabara e Mandabe) ho lasciato il trattore ed ho continuato a piedi per 14 lunghe ore notturne… fino a Mandabe!
Qui a Morondava i danni sono stati gravi e non si è ancora cominciato a riparare gli stabili pubblici. A Mandabe non ci sono stati danni rilevanti, stando anche al fatto che la maggior parte delle abitazioni sono capanne basse e ricoperte di paglia e di frasche.
Dopo tanti anni di Madagascar posso dire che sono disastri “normali”; mentre facciamo difficoltà a capire come mai non sia ancora stato approntato un “servizio di pronto intervento” per le calamità naturali che ogni anno bersagliano l’isola!
Dalla meteo naturale a… quella politica!
Stando a Mandabe ho sperimentato la totale mancanza di notizie sugli avvenimenti che hanno insanguinato il paese Si parla di quasi 200 morti e di 400 feriti. Si sa che sulle cifre non ci sono dati “precisi”! Gli ultimi eventi parlano di episodi agghiaccianti: cadaveri bruciati, raffiche tirate all’impazzata sulla folla inerme, ambulanze impedite di portare soccorso…
E poi diversi cadaveri spariti nelle fosse comuni, quando si sa il culto per i propri morti e la cura meticolosa per la sepoltura, affinché i morti raggiungano la comunità degli antenati e godano del riposo… !
Notizie ultime dicono che il vescovo di Tanà – dietro forti insistenze internazionali – ha ritirato le dimissioni da “ruolo di mediatore” che tutti gli riconoscono e si è dichiarato di nuovo pronto a questa difficile missione.
Di che cosa sarà fatto il nostro futuro immediato, di queste prossime settimane?
Da quel poco che posso vedere da qui non ci sono segni distensivi. La speranza è che le due parti in conflitto tornino a parlarsi e a fare delle concessioni. Ma direi che il pessimismo è molto forte e tutto sembra indicare che si andrà verso lo scontro diretto che non potrà essere che violento e sanguinoso, a meno che non ci sia un colpo si stato!
È la terza crisi politica grave cui mi capita di assistere da quando sono qui!
A Mandabe da tempo abbiamo dato tempo speciale alla preghiera, affidando con il rosario quotidiano questo paese alla Madonna, Lei patrona del Madagascar. Invito tutti voi ad accompagnarci in questa intercessione umile e perseverante. Abbiamo tutti sotto gli occhi lo spettacolo di quanto succede quotidianamente, oltre il canale del Mozambico, in tanti paesi dell’Africa.
Sappiamo tutti quanto succede in simili frangenti: migliaia di posti di lavoro che saltano, i prezzi dei generi di prima necessità che salgono alle stelle, se non divengono addirittura introvabili, il turismo, già debole, che sparisce, le comunicazioni che diventano sempre più difficili, il mercato nero, il banditismo che riemerge nelle campagne ecc.
I poveri sono quindi i più colpiti e su di loro cade il peso della situazione politica precaria.
Intanto alla missione:
il dispensario
fa piacere vedere la gente sempre più numerosa accedere al dispensario: è stato veramente un grande dono da parte vostra mettere nelle mani delle suore questo strumento così importante per la gente di qui;
il canale
le piogge torrenziali hanno causato dei danni importanti, ma non troppo gravi. Stiamo ultimando le riparazioni e continuando i lavori, aggiungendo nuove prese d’acqua per i contadini che sono pronti a coltivare. Stiamo preparando un gruppo di contadini a prendere in mano la gestione diretta del canale.
la scuola
Alla scuola di Mandabe procedono i lavori per il rifacimento del terreno di basket per i ragazzi e di due magazzini.
Occorrerebbero: una grande sala ed un laboratorio di scienze, con l’attrezzatura necessaria.
casa del distretto
fra poco partiranno anche i lavori di risistemazione di uno stabile – ormai fatiscente – vicino al dispensario. Vorremmo renderlo agibile e metterlo a disposizione degli insegnanti e ragazzi che vengono dalla brousse e non hanno un luogo dove “sistemarsi” quando vengono a Mandabe. E’ ovvio che bisognerà poi attrezzare questo locale con letti, stoviglie per la cucina affinché sia utilizzabile!
ad Ambango
stiamo valutando, con due tecnici, un nuovo “percorso” per l’adduzione del’acqua al villaggio. Purtroppo la prima ipotesi presa in considerazione si presenta irta di difficoltà e con grandi problemi tecnici che, ovviamente fanno diventare i costi “non sostenibili”; da notare che, da anni, hanno chiesto la costruzione di una piccola cappella (sono i soli ancora a non averla)
altri pozzi
La maggior parte dei villaggi non ha acqua potabile e, soprattutto durante la stagione delle piogge, bevono fanghiglia. E, quindi, con i mezzi – frutto della vostra generosità – pensiamo di continuare a fare dei pozzi. Stiamo terminandone sei!
Andando verso Pasqua
Mi fa sempre molto pensare l’attitudine che vedo in giro di fronte alla morte.
Certo è straziante vedere qualcuno della propria famiglia divorato dal male e sentirsi impotenti.
Per alcuni l’impegno più “importante” pare sia quello di “occultare” i segni che la malattia diventa sempre più grave e che ci si avvia al distacco definitivo !
Davvero ci illudiamo che i nostri malati, scrutandoci negli occhi, non si accorgano che stiamo nascondendo loro la gravità della situazione? Si sentono così ancora più “soli e rifiutati” in un momento così duro!
Eppure la Pasqua ci ricorda che anche la malattia grave, la separazione definitiva dai propri cari, la morte, hanno senso perché Gesù ha portato tutto questo per noi e con noi. E’ importante allora, insieme con le cure mediche avvicinare i nostri malati a Gesù aiutarli a ricevere la confessione – a riconciliarsi con gli altri, a ricevere il sacramento dei malati, a ricevere l’Eucaristia. Anche loro aiutano noi a vivere bene “…il dopo”.
Quando partiamo per un lungo viaggio verifichiamo accuratamente i bagagli, il percorso e soprattutto cerchiamo una buona guida. E quale guida migliore di Gesù, a cui affidare i nostri cari per questo misterioso viaggio verso la vita definitiva!
Perché non fare così anche per questo “ultimo tragitto” che ci porta da questo mondo all’eternità, da questa famiglia alla famiglia che sarà la nostra gioia definitiva?
La Chiesa ci ricorda che il tempo della Quaresima è tempo di conversione = di preghiera, di sacrificio, di condivisione, di perdono (da dare e da chiedere) soprattutto tempo di gioia!
Un’ultima cosa: mi è stato detto che c’è stata un’ispezione dell’Agenzia delle Entrate alla nostra Associazione: il controllo ha messo in risalto grande precisione e trasparenza!
Un grande grazie ed un applauso quindi ai nostri responsabili: Angiola, Carlo, Giampaolo e Sandra. Siamo grati e fieri di voi.
A tutti voi cui arriveranno queste righe, ridico la riconoscenza per la vostra amicizia e vi assicuro della mia!
Auguro una santa Pasqua con un abbraccio forte a tutti
Riccardo
P.S. Vorrei invitare tanti di voi che hanno internet a “fare una capatina” sul forum (http://mandabe.forumattivo.info/) dove abbiamo elaborato tante altre proposte