Situazione politica difficile. (Don Riccardo – 01/04/2009)
Aprile 2009
Carissimi Amici,
ci siamo lasciati alla vigilia della pasqua e mi auguro che il Signore Risorto abbia davvero visitato le vostre famiglie, regalando ad ognuno una speranza nuova, una gioia più fresca che ci aiuta a far fronte alle tante croci, piccole o grandi che il Signore di chiede di portare con lui.
Vi dicevo che la situazione si annunciava preoccupante: non occorreva proprio esser profeti per vedere che si andava preparando un cataclisma politico che avrebbe spazzato via il regime in carica . . . senza però far vedere chiaramente il seguito. Effettivamente dopo una quindicina di giorni di crisi violenta il presidente in carica è stato “aiutato” dalle ambasciate occidentali a lasciare il paese rapidamente.
Diversi di voi mi hanno detto di non sapere niente: effettivamente la nostra stampa non ha mai dato prova di interesse alle cose dell’Africa, se non in occasione di cataclismi, guerre, e “battaglie sui preservativi”. Il Madagascar non crea interesse e non ha lettori.
Il nuovo presidente, un giovane poco più che trentenne, ha promesso le elezioni in due anni, ma precedute da un referendum su una nuova costituzione ed una nova legge elettorale.
I paesi dell’africa australe (SADEC) non hanno riconosciuto il nuovo regime, così pure le ambasciate occidentali, dando prova ancora una volta di machiavellismo e di ipocrisia scandalose.
Di conseguenza hanno tagliato subito tutti gli aiuti, accusando il regime attuale di essersi installato con un “colpo di stato militare”… la cosa “più infame e più intollerabile” ai loro occhi!
Stanno venendo a galla, un giorno dopo l’altro, come in un vaso di pandora oramai scoperchiato “le malefatte” del precedente regime: violazioni gravi alla libertà di espressione, la corruzione dilagante e generalizzata, fiumi di miliardi sottratti allo stato e alle banche e dirottati verso conti sicuri all’estero, o all’impero agro-alimentare del presidente! Il quale in 4 anni di “duro lavoro” aveva costruito la sua fortuna personale… la 7° in Africa!
Violenze, intimidazioni, abusi, ricatti di ogni tipo e di chiaro stampo mafioso. Apparentemente le ambasciate occidentali “non sapevano”. . .!
Dall’estero l’ex presidente alimenta in forma dichiaratala sua “volontà di ritornare” sostenendo manifestazioni e proteste che sfociano in violenze, incendi, regolamento di conti e mettendo la capitale nel caos.
Da quanto ne so, neppure i vescovi hanno “previsto” questo cambiamento repentino! E tuttavia i segni premonitori, c’erano tutti. Paradossalmente fuori Tananarive… tutto va avanti “come se niente fosse”: apparentemente il corpo funziona, mentre la testa ha il febbrone!
Vi chiedo di pregare affinché il Signore ispiri pensieri di saggezza e ritegno nei leaders, che si stanno affrontando, anziché giocare al peggio e portarci così alla guerra civile!
I giorni scorsi ho fatto un sopralluogo ad Ambango e nei tre villaggi vicini dove ci stiamo preparando a fare un canale: potremo cosi portare l’acqua a quella gente, alla scuola che funziona bene da cinque anni e portando acqua anche per quei terreni bruciati dal sole e devastati dagli incendi, speriamo di creare 7-800 ettari di terreni che saranno coltivati a risaie; contribuendo cosi ad assicurare un’alimentazione più abbondante e sicura, ma anche ad aiutare la gente ad uscire da una miseria secolare. Potranno curarsi, allevare del bestiame, ma anche vivere nella pace dopo decenni di violenze ed insicurezza.
Da non dimenticare che quella era una regione “molto frequentata” dai ladri di bestiame… che portavano via tutto, compresi secchi, badili, piccoli utensili da cucina!
Abbiamo già buona parte della somma necessaria, ma come sapete in questo genere di lavori gli imprevisti… non figurano mai “nelle carte”.
Ovviamente ho trovato tanti amici favorevoli al canale ma anche alcuni dichiarati “nemici” che mi hanno promesso vita difficile: si tratta di due grossi allevatori di bestiame, che non intendono spostare gli zebù non consentendo quindi di far passare il canale. Tutte le autorità invece mi hanno assicurato il loro appoggio incondizionato e fattivo (cioè si prendono a cuore di parlare con gli interessati e a “ convincerli” di cambiare attitudine). Poiché sapete che non è nostra abitudine “regalare” le cose, chiediamo alla gente la loro partecipazione a questa grande fatica! Si impegnano ad aiutarci a scavare il canale in ragione del 15% dei lavori di scavo. Vi assicuro che seguirò molto da vicino i lavori, ma il canale stavolta si trova a 30 km dalla missione.
Costruiremo anche una cappella. Perché pian piano la gente si prepari alla fede ed alla preghiera. Mi conoscete abbastanza per sapere che è mia abitudine conoscere a fondo la cultura e le usanze della gente e di rispettarle. Ho anzi chiesto agli anziani di riunirsi il giorno dell’inizio dei lavori per “chiedere la benedizione ai loro morti” affinché tutto proceda bene.
Siamo alla vigilia del mese di maggio. Vi invito tutti ad “avere sempre il rosario in tasca” vi aiuterà a ricordarvi di Maria madre di Gesù e a pregarla. Sappiamo che la sua intercessione arriva sempre molto più in là di quello che possiamo immaginare e sperare.
Vi assicuro tutti della nostra preghiera quotidiana e sapete che ci sarà un ricordo speciale nei rosari quotidiani: soprattutto per voi anziani, malati, benefattori e famiglie in difficoltà
Un abbraccio forte e fraterno
don Riccardo