Il valore dell’EDUCARE. (Don Riccardo – 25/08/2009)

Milano, settembre 2009

Cari amici,
vi trasmettiamo, in allegato, la lettera pervenutaci da don Riccardo.
Cogliamo l’occasione per augurare a voi tutti una serena ripresa delle attività e restiamo a disposizione ai recapiti sotto indicati per ogni eventuale richiesta relativa alla nostra Associazione durante la temporanea indisponibilità di Angiola.

Cordialmente,
Carlo, Giampaolo, Lina e Sandra 

e-mail: [email protected] 
recapiti telefonici: 02 40073521 / 02 4043508 /
02 36553011


Morondava, 25 agosto 2009

Carissimi,

mentre Claudia e Roberta sono in aereo sulla via del ritorno, portando con loro tante immagini di qui, che vedrete prossimamente, io mi fermo qualche momento per mandarvi queste righe. Siamo a settembre ormai e pian piano si sta ritornando alle consuete attività.
Le novità sono diverse come sapete. La prima e la più bella è chei risultati degli esami dei nostri/vostri ragazzi sono stati molto buoni sia agli esami di terza elementare, sia per quelli di terza media.
Questo da una parte è molto positivo perchè:

  • incoraggia voi a continuare a sostenere queste scuole che rendono un servizio indispensabile, permettendo a tanti ragazzi di andare a scuola;
  • incoraggia gli insegnanti, poiché la fatica di educare è ben ripagata;
  • incoraggia i genitori, che vedono delle scuole organizzate ed efficienti, ed aiuta a far capire che la scuola non è del missionario o delle suore, ma è innanzitutto loro;
  • incoraggia i ragazzi, che constatano che con la buona volontà e il sacrificio si può andare avanti nella vita.

 

Tuttavia alcuni problemi restano e chiedono soluzioni rapide:

  1. la formazione degli insegnanti. Durante il mese di agosto, dopo le vacanze di luglio, gli insegnanti hanno avuto due buone settimane di formazione, finalizzata alla revisione della lingua francese e della pedagogia dell’insegnamento.
    E’ una fatica … annuale!
  2. la sostituzione di insegnanti. Un’altra spina sono gli insegnanti che lasciano e che devono essere sostituiti…”rapidamente”. E come sempre devo andarli a cercare molto lontano: non è difficile immaginare i problemi per farli arrivare a Mandabe (trasporto, documenti necessari, autorizzazioni per insegnare, problemi di salute)…. Se poi, come capita, qualcuna deve partorire…allora bisogna correre!
  3. la comunità delle suore. Non è ancora stabilizzata! Diciamo che hanno qualche problema a reperire qualcuno capace di dirigere le scuole. I due tentativi fatti finora non sono stati probanti.
  4. aiuto dallo Stato. Come in Italia, anche qui lo stato non ci aiuta. E quindi dobbiamo continuare a sensibilizzare i genitori perché partecipino a mantenere in vita le scuole dove vanno i loro figli. Ogni anno, anche di poco, alziamo la loro partecipazione. Tuttavia non sono pochi quelli che decidono di togliere i loro figli e mandarli alla scuola di stato dove non si paga (ma dove i risultati sono lungi dall’essere sufficienti!) Ecco perché alcuni di voi si vedranno recapitare, insieme all’informazione che il ragazzo/a che hanno aiutato, a volte a prezzo di sacrifici, ha lasciato la scuola, anche l’invito ad aiutare un altro bambino che ha ugualmente bisogno.

 

D’altra parte, ed è la mia convinzione maturata da oltre 30 anni di presenza in Madagascar, l’aiuto gratuito è “ diseducante”. Eccetto rarissimi casi, tutti i genitori devono partecipare all’educazione dei loro figli, anche con il versamento di una piccola tassa.
Per venire incontro ai non abbienti, c’è il lavoro in quei 5 ettari di terreno coltivati ad arachidi. Purtroppo il raccolto di quest’anno non è stato buono ed alla loro fatica non ha corrisposto un risultato adeguato. La vita dei contadini è fatta anche di questo.

Abbiamo fatto alcuni lavori di manutenzione nelle classi di Mandabe ed abbiamo realizzato un bel campo di basket/pallavolo. Una piccola biblioteca per gli insegnanti è già a disposizione da alcuni anni. Dalle foto vedrete che oramai la casa delle suore e la scuola hanno una bella recinzione con siepe sempreverde ed ampi terreni per i giochi. E ci sono molti alberi.
Nei primi anni, tornando da Morondava, mi portavo centinaia di piantine, dentro una bacinella diplastica. Issato su un camion, tenendomi la bacinella in braccio…. come un bambino. Le piantine sono ora grandi, fanno ombra, sono un po’ l’immagine di questa missione, cresciuta cosi in fretta.
Vorrei cercare di mettere nelle testoline di questi ragazzi che si ama la patria anche piantando alberi e lottando contro gli incendi. Avrete capito che non è solo questione di quaderni e di libri, ma cerchiamo di educare questi ragazzi anche all’amore per la preghiera, al lavoro serio e ben fatto, al rispetto degli altri, all’amore per la propria cultura (anche se povera e poco conosciuta!), all’amore per la danza e la musica, allo sport.Vorrei cioè che la scuola fosse una famiglia che educa e dove ognuno possa dare il proprio contributo (genitori, ragazzi, insegnanti, il villaggio, le suore, ecc.).

 

Due ragazzi quest’anno lasceranno la scuola per entrare nel seminario minore.
Sono i nostri primi seminaristi. La strada è lunga, ma come dicono i francesi, “ogni viaggio comincia col primo passo”. Bisognerà vegliare sulle loro motivazioni e accompagnarli. La retta da pagare è piuttosto alta e le loro famiglie non sono in grado di sostenerla! Se qualcuno volesse darci una mano…

 

Non è facile questa missione.
Anche perché in questi mesi ci è venuto a mancare poco a poco l’apporto della nostra carissima Angiola, che per tantissimi anni ha portato quasi da sola questo impegno esigente ed esaltante di aiutare migliaia di ragazzi malgasci ad andare a scuola. Ad Anatihazo, a Faratsiho, a Mandabe.
Carissima Angiola, sai che ti accompagniamo quotidianamente, con la preghiera e il ricordo riconoscente, in questa malattia che ti ha colpito.
Siamo certi che il Signore ha il potere di trasformare questa tua forzata inattività in grazia per i tuoi familiari, per i tuoi collaboratori, per i tuoi amici e per noi qui in Madagascar; e che questo tuo aiuto ci è altrettanto prezioso che la tua opera in tutti questi anni. La tua preghiera ed il tuo consiglio saranno preziosi a noi ed a tutti coloro che continueranno quest’impegno così importante per il futuro di questi ragazzi.

Affettuosamente, p. Riccardo