Pregare vuol dire anche: ridire il Padre Nostro…

Pregare vuol dire anche ridire il Padre nostro…
con la nostra vita e con le nostre parole!

Teresa di Lisieux – Charles de Foucauld – Robert Kennedy,
tre cristiani un po’ speciali,
ci svelano il segreto della loro preghiera.

baobab10_01Preghiera composta il 9 giugno 1895 festa della SS Trinità.
Teresa di Lisieux ha 23 anni e non ha più molto tempo da vivere!!!
Una delle più belle preghiere scritte in 2000 anni di cristianesimo, ed una delle vette della mistica.
Un ottimo “commento” al Padre Nostro!
A noi che spesso non sappiamo cosa dire al Signore…
consiglio di dirla come ringraziamento, dopo la comunione.

 


Atto di offerta
all’amore misericordioso di Dio

 

O mio Dio, Trinità Beata, io desidero amarti e farti amare, lavorare alla glorificazione della santa Chiesa salvando le anime che sono sulla terra e liberando quelle che soffrono nel purgatorio. Desidero compiere perfettamente la tua volontà e arrivare al grado di gloria che mi hai preparato nel tuo regno; in una parola,desidero essere santa, ma sento la mia impotenza e ti domando, o mio Dio, di essere tu stesso la mia santità.

Poiché mi hai amato fino a darmi il tuo unico Figlio perché sia il mio Salvatore e il mio Sposo i tesori infiniti dei suoi meriti sono miei ed io te li offro con gioia, supplicandoti di non guardarmi che attraverso il volto di Gesù e nel suo cuore ardente di amore.
Ti offro ancora tutti i meriti dei santi sia del cielo che della terra, i loro atti di amore e quelli dei santi angeli, ti offro infine o Beata Trinità l’amore e i meriti della santa Vergine, mia Madre diletta.
A lei affido la mia offerta pregandola di presentartela. Il suo Figlio divino, mio amato Sposo, nei giorni della sua vita mortale ci ha detto: “Tutto ciò che domanderete al Padre mio, nel mio nome, ve lo darà”! Sono dunque certa che esaudirai i miei desideri. Lo so o mio Dio: più vuoi donare, più fai desiderare! Sento nel mio cuore desideri immensi ed è con fiducia che ti chiedo di venire a prendere possesso della mia anima.
Ah! non posso ricevere la santa comunione tanto spesso come desidero! Ma Signore, non sei tu Onnipotente? Resta in me come nel tabernacolo; non allontanarti mai dalla tua piccola ostia!
Vorrei consolarti dell’ingratitudine dei cattivi e ti supplico di togliermi la libertà di dispiacerti. Se qualche volta cado per debolezza, il tuo sguardo divino purifichi subito la mia anima consumando tutte le imperfezioni, come il fuoco che trasforma ogni cosa in se stesso.

Ti ringrazio o mio Dio di tutte le grazie che mi hai accordato in particolare di avermi fatta passare per il crogiuolo della sofferenza. Sarà con gioia che ti contemplerò nell’ultimo giorno mentre reggi lo scettro della croce. Poichè ti sei degnato di darmi in sorte questa croce tanto preziosa spero rassomigliarti nel cielo e di veder brillare sul mio corpo glorificato le sacre stimmate della tua passione! Dopo l’esilio della terra spero venire a goderti nella patria; ma non voglio ammassare meriti per il cielo, voglio lavorare per il tuo solo amore, con l’unico scopo di farti piacere, di consolare il tuo Sacro Cuore e di salvare anime che ti ameranno eternamente.

Alla sera di questa vita comparirò davanti a te a mani vuote, perchè non ti chiedo Signore di contare le mie opere, ogni nostra giustizia è imperfetta ai tuoi occhi, voglio dunque rivestirmi della tua propria giustizia e ricevere dal tuo amore il possesso eterno di Te stesso. Non voglio altro trono e altra corona che te o mio amato!

Ai tuoi occhi il tempo è nulla: un giorno solo è come mille anni. Tu puoi dunque prepararmi in un istante a comparire davanti a Te. Allo scopo di vivere in un atto di perfetto amore, mi offro come vittima d’olocausto al tuo amore misericordioso, supplicandoti di consumarmi senza posa, lasciando traboccare nella mia anima le onde d’infinita tenerezza che sono racchiuse in Te, cosi che io diventi martire del tuo amore, o mio Dio. Questo martirio, dopo avermi preparata a comparire davanti a Te, mi faccia infine morire e la mia anima si slanci senza ritardo nell’eterno abbraccio del tuo amore misericordioso!
Voglio o mio amato ad ogni battito del cuore rinnovarti questa offerta un numero infinito di volte, fino a che svanite le ombre, possa ridirti il mio amore in un faccia a faccia eterno!

baobab10_02

Teresa di Lisieux


baobab10_03Amico intimo dei beduini e innamorato di loro e della loro cultura, Charles de Foucauld ci svela il segreto della sua vita e scrive questa preghiera che mette in bocca a Gesù.


Atto di abbandono

Padre mio,
io mi abbandono a te,
fa di me ciò che ti piace.

Qualunque cosa tu faccia di me
Ti ringrazio.

Sono pronto a tutto, accetto tutto.
La tua volontà si compia in me,
in tutte le tue creature.
Non desidero altro, mio Dio.

Affido l’anima mia alle tue mani
Te la dono mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore
perché ti amo,
ed è un bisogno del mio amore
di donarmi
di pormi nelle tue mani senza riserve
con infinita fiducia
perché Tu sei mio Padre.

baobab10_04

Charles de Foucauld

baobab10_05Scritta di proprio pugno e recitata ogni giorno da Robert Kennedy, ci svela la sua intimità con Dio ed il suo amore per la croce!

Anche la politica… puo’ essere avvolta di santità.

 


Atto di abbandono

 

Io mi abbandono, o Dio, nelle tue mani.
Gira e rigira quest’argilla come creta nelle mani del vasaio.
Dalle una forma e poi spezzala,
se vuoi,
come fu spezzata la vita di John,
mio fratello.
Domanda, ordina
«cosa vuoi che io faccia,
cosa vuoi che io non faccia?».

Innalzato,
calunniato,
consolato,
sofferente,
inutile a tutto,
non mi resta che dire,
ad esempio della tua Madre:
«Sia fatto di me secondo la tua parola».

Dammi l’Amore per eccellenza,
l’amore della Croce,
ma non delle croci eroiche
che potrebbero nutrire l’amor proprio,
di quelle croci volgari,
che purtroppo porto con ripugnanza…
di quelle che s’incontrano ogni giorno
nella contraddizione,
nell’oblìo,
nell’insuccesso,
nei falsi giudizi,
nella freddezza,
nei rifiuti e nei disprezzi degli altri,
nel malessere e nei difetti del corpo,
nelle tenebre della mente e
nel silenzio e aridità del cuore.

Allora, solamente
Tu saprai che ti amo,
anche se non lo saprò io,
ma questo mi basta.

Robert Kennedy