LE TENTAZIONI DEI MISSIONARI… e della missione

LE TENTAZIONI DEI MISSIONARI… e della missione
(quando si vuol fare le cose…. “veramente bene”)

 

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Don Riccardo ha mandato questo testo – al quale ha apportato una leggera modifica – di Theodore O. Wedel, tratto da “Evangelism: The Mission of the Church to Those Outside Her Life,” Ecumenical Review 6, no. 1 (1953): 24.


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C’era un villaggio di gente che vivevano su una costa pericolosa dove spesso avvenivano naufragi. In questo luogo un tempo vi era una piccola e spartana stazione di salvataggio. La costruzione era solo una capanna e vi era solo una barca, ma i pochi membri devoti sorvegliavano costantemente il mare, e senza curarsi di loro, uscivano giorno e notte alla ricerca incessante delle persone disperse. Questa magnifica piccola stazione salvò molte vite e divenne famosa. Alcuni di quelli che furono salvati e molti altri nella zona circostante si sono voluti associare alla stazione e donare il loro tempo, soldi e sforzi per il sostegno del suo lavoro. Si acquistarono nuove barche e si crearono nuovi equipaggi. La piccola stazione di salvataggio crebbe.

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Alcuni dei membri della stazione di salvataggio non erano soddisfatti di quella costruzione così spartana e scarsamente attrezzata. Ritenevano che ci volesse un luogo più confortevole come primo rifugio per le persone salvate dal mare. Hanno sostituito i lettini d’emergenza con letti ed acquistato mobili migliori per arredare la costruzione che si era ingrandita. Ora la famosa stazione di salvataggio divenne un luogo di ritrovo per i suoi membri, lo hanno abbellito con decorazioni ed arredato squisitamente poiché lo usavano come una sorta di circolo. Ormai pochi dei membri erano interessati ad uscire in mare per missioni di salvataggio, quindi ingaggiarono equipaggi su barche di salvataggio per svolgere quel lavoro. Il tema del salvataggio ancora prevaleva nelle decorazioni di questo circolo e vi era una stanza speciale dove celebravano le iniziazioni al circolo. All’incirca in quel periodo, naufragò una nave grande al largo della costa e gli equipaggi assunti riportarono barche piene di persone infreddolite, bagnate e quasi affogate, alcuni di loro avevano lo stesso nostro aspetto di quando siamo arrivati. Erano sporchi e malati. Alcuni avevano la pelle nera altri la pelle gialla. Il bellissimo e nuovissimo circolo era nel caos. Pertanto il comitato dei proprietari fece immediatamente costruire una doccia all’esterno del circolo dove le vittime dei naufragi si potevano ripulire prima di entrare nella stazione.

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Nel corso della riunione seguente ci fu una divisione tra i membri del circolo. La maggior parte di loro volevano mettere fine alle attività di salvataggio del circolo dato che erano spiacevoli e rappresentavano un ostacolo alla vita regolare del circolo. Alcuni membri insistevano che il salvataggio era il loro obiettivo principale e sottolinearono che si chiamavano ancora stazione di salvataggio. Ma persero ai voti e gli fu detto che se volevano salvare le vite d’ogni tipo di persone che naufragavano in quelle acque potevano creare la loro stazione di salvataggio lungo la costa. Quindi lo fecero.

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Nel corso degli anni la nuova stazione subì gli stessi cambiamenti che erano avvenuti nella vecchia stazione. Anche questa divenne un circolo e fu fondata un’altra stazione di salvataggio. La storia continuò a ripetersi e se visitate quella costa oggi vi troverete una serie di circoli esclusivi lungo la costa. I naufragi sono frequenti in quelle acque, ma la maggior parte delle persone affogano!

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