Un testamento da… oltre il filo spinato
Un testamento da…… oltre il filo spinato
Ricordando Dachau

“….. io grido,ma tu non mi ascolti”
Padre di tutte le cose abbi pietà di me |
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Nel cielo nero della mia vita se ci sono stelle esse sono gli affanni le pene i dolori sorti ad ogni passo appassendo ogni sogno |
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Padre di tutte le cose abbi pietà di me |
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La tua Vergine Signore non ha sofferto che la Croce e la morte di suo figlio Io ho il peso della sposa e quello della madre |
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Padre di tutte le cose abbi pietà di me |
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Maria ha potuto baciare le piaghe di Gesù Mio figlio sta morendo lontano da qui ma io sento le mie vene svuotarsi una seconda volta |
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Padre di tutte le cose abbi pietà di me |
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Prendi dalle mie labbra il fiato che mi resta portaglielo laggiù la morte mi sarà dolce se saprò i suoi grandi occhi aprirsi alla luce |
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Padre di tutte le cose abbi pietà di me |
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Con le mani torturate io busso invano al cielo Su questa terra in fiamme la mia voce rimane senza eco Se tu non esisti chi potro’ io maledire |
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Padre di tutte le cose abbi pietà di me |

Fra i 2579 sacerdoti cattolici internati a dachau …
anche il vescovo Michala Kozala.
Un suo confratello…gli ha dato questo addio!
Tu tornerai dalla prigionia tedesca… in un’urna
Ti sei spento. Le campane della tua cattedrale tacciono…
E la folla in lacrime non disporrà di immagini-ricordo
Nessun canto funebre,non paramenti neri
Nessuna candela si consuma,nessun fiore è visibileTi sei spento… un giorno di gennaio,sulla piazza dell’appello,
hanno collocato il tuo corpo in una provvisoria cassa di legno.
Solo il sole,rimpiazzando fiori e corone,
semina raggi sulla misera bara del concentrazionato.
Solo un canto di uccelli lancia nell’immenso
Requiem aeternam dona ei Domine…Sopra il crematorio aleggia un fumo bianco.
Chetamene svanisce….sono rimaste le ceneri
Dietro il filo spinato,un piccolo gruppo di detenuti
qualche gemito triste giunge da quella direzione…
Nel cielo…una luce di speranza…
Sole. Oh lux aeterna luceat ei.Nelle immagini di ricordo,nelle memorie egli resta
questa figura alta dai grandi occhi buoni.
Un sorriso riposante,fiore fra i rovi della sofferenza
La pace,stigmate di coloro che sono immortaliOh, Eminenza,io non ti ho visto
con la tua mitra,in viola,la croce pastorale in argento
Il nemico della Polonia e della fede……
in prigionia t’hanno vestito di cenci grigiUn grido “ausrotten”(sterminare)…è giunta la morte…. bara
………Le ceneri del tuo corpo,reliquie del supplizio
il tuo pensiero sostengono la Polonia e noi
Ti sei spento… Noi torneremo, se Dio ce lo accorda;
Tu tornerai dalla prigionia tedesca in un urna.
………………Ti sei spento. Ma un giorno, noi, testimoni del calvario
diremo quanta dignità nel portare la “ P “ sul triangolo amaranto.
Si è spento…. Dov’è la Polonia? Lontana…vasta immensità…
Requiem aeternam dona ei DomineDachau 1943