Vado verso la Luce, l’Amore, la vita
«Vado verso la Luce, l’Amore, la vita»
(Beata Elisabetta della Trinità)
«E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante!».
(A. de Saint-Exupery)

Il nome di Sr Elisabetta della Trinità non dice niente di speciale a tanti di noi.
Cos’è successo a questa ragazza, nobile, intelligentissima, brillante, pianista di successo, alla quale tutte le porte sono aperte e tutti i sogni sono permessi?
A quindici anni “scopre” la perla preziosa, unica, e vende tutto… lascia famiglia, studi, pianoforte, amicizie, futuro e si offre a Gesù nel Carmelo di Digione dove muore nel 1906 a 26 anni.
Una vita “sprecata”, o una vita “compiuta”?
Ho “rubato” alcune frasi che ho letto nelle sue ultime lettere
Primi di ottobre 1906, all’amica Antonietta
Mia carissima Antonia, si avvicina per me l’ora di passare da questo mondo al Padre mio, e prima di partire voglio inviarti dal fondo del cuore una parola, il mio testamento.
Mai il cuore del Maestro fu così straripante di amore come al momento supremo il cui stava per lasciare i suoi.
Pare che succeda qualcosa di analogo nel cuore di me sua piccola sposa: alla sera della mia vita, sento come un fiume che dal mio cuore passa al tuo!…
Carissima Antonietta, alla luce dell’eternità , vedo le cose nella vera luce; davvero tutto ciò che non è stato “fatto per Dio e con Dio” è niente.
Te ne prego marca tutto col sigillo dell’amore.
Solo l’amore rimane.
La vita è qualcosa di serio:ogni minuto ci è dato per “radicarci” sempre più in Dio, come dice S. Paolo,affinché la nostra somiglianza al Divino modello sia più forte, l’unione più intima.
Ma per realizzare questo progetto, che è quello di Dio stesso, ecco il segreto: dimenticare se stessi, non darsi importanza,guardare solo a Lui, il Maestro; così pure ricevere direttamente dal suo amore la gioia e il dolore; ciò colloca l’anima ad altezze cosi sublimi!!!
Mia diletta Antonietta ti lascio in eredità la mia fede nella presenza di Dio, del Dio d’amore che abita nei nostri cuori. Te lo affido: è stata proprio questa intimità con Lui “dentro di me” a costituire il sole luminoso nella mia vita, facendone un paradiso anticipato; ed è ciò che mi sostiene oggi nella sofferenza.
Non temo la mia fragilità, anzi è questo che mi da fiducia, poiché egli è la mia forza… egli che opera, come dice l’apostolo, al di là di ciò che possiamo sperare.
Ad-Dio, carissima,quando sarò lassù,mi lascerai aiutarti vero? Potrò persino sgridarti, se vedo che non gli dai tutto! E ciò in virtù del mio amore per te.
Proteggerò i tuoi due tesori, e chiederò al Signore di aiutarvi a farne due anime belle, ripiene di amore.
Voglia il Signore che tu sia totalmente a lui. Per sempre.
E in Lui io sarò tua per sempre.
(Qualche giorno dopo scriveva ancora)
Mi sembra che in paradiso la mia missione sarà di sedurre le anime, per aiutarle a uscire da se stesse e aderire a Dio…
Piccola sorella mia, mi par di vedere adesso tutto le cose in Dio e, se dovessi cominciare la mia vita, vorrei non perderne neppure un istante.
Prega per me,aiutami a prepararmi per la festa di nozze dell’Agnello. Bisogna soffrire molto prima di morire,ed io conto sul tuo aiuto. A mia volta verrò e sarò presente al momento della tua morte.
Ad-Dio! non ho più né la forza né il permesso di scrivere a lungo… “la nostra conversazione sarà in Paradiso.”
Mia piccola sorella viviamo di amore, per morire d’amore e per dar gloria a Dio che è amore
Le sue ultime parole: «Vado verso la Luce, l’Amore, la vita»