Ma se io, Signore…

Il Card. Martini sempre cosi ieratico e serioso pensando alla morte parla di danza, di una FESTA!!!


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Ma se io, Signore,
tendo l’orecchio e imparo a discernere i segni dei tempi, 
distintamente odo i segnali
della tua rassicurante presenza alla mia porta.
E quando ti apro e ti accolgo
come ospite gradito nella mia casa
il tempo che passiamo insieme mi rinfranca. 
Alla tua mensa divido con te
il pane della tenerezza e della forza, 
il vino della letizia e del sacrificio, 
la parola della sapienza e della promessa, 
la preghiera del ringraziamento
e dell’abbandono nelle mani del Padre. 
E ritorno alla fatica del vivere
con indistruttibile pace.
Il tempo che è passato con te
sia che mangiamo sia che beviamo
è sottratto alla morte. 
Adesso, 
anche se è lei a bussare, 
io so che sarai tu a entrare; 
il tempo della morte è finito. 
Abbiamo tutto il tempo che vogliamo
per esplorare danzando
le iridescenti tracce della Sapienza dei mondi. 
E infiniti sguardi d’intesa
per assaporarne la Bellezza.


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